Questa è una mia riflessione personale su un argomento davvero delicato.

Ecco il mio punto di vista.

I nostri bambini affrontano ogni giorno sfide di cui noi genitori, spesso, non siamo nemmeno a conoscenza.

Ci sono tante situazioni che li mettono alla prova, alcune in maniera molto pesante.

Inoltre, quello che apprendono o non apprendono da piccoli incide fortemente sul loro percorso di crescita.

La scuola, per quanto importante che sia, di solito non trasmette concetti che sono assolutamente fondamentali.

O almeno non lo fa in maniera efficace.

Di conseguenza, sta a noi genitori educare i nostri figli per aiutarli a vivere una vita più serena e completa.


A che cosa mi riferisco?

Lascia che metta in evidenza diversi aspetti.

Pensate se, fin da piccoli, gli insegnassimo a comunicare.

È assurdo se ci pensi.

A scuola imparano di tutto e di più, ma non a comunicare.

Nelle centinaia di aziende che ho visitato, ho notato che la maggior parte dei problemi derivava da una cattiva (o assente) comunicazione.

Anche nei litigi della quotidianità scorgo sovente la stessa causa.

Sarà mica un caso, no?

Comunicare bene non è così complicato, a patto che ci sia qualcuno che ti mostri come farlo.

E noi genitori, in questo, possiamo dare una grande mano.

Dobbiamo aiutarli a diventare sempre più bravi a relazionarsi con il mondo esterno. 


Considera anche questo risvolto concreto.

Avere una rete di alleanze positive ti dà un vantaggio enorme rispetto a tutti gli altri, tanto nella sfera privata quanto in quella professionale.

Di fatto è alla base del successo.

Se ora tuo figlio o tua figia ha tanti amici, quando crescerà sarà in grado di avere anche tanti validi amici-collaboratori.

Ma queste sono cose che se non gliele insegni tu, difficilmente le impareranno altrove.

Un piccolo suggerimento che ti posso dare è leggere il libro di Dale Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici”.

Un capolavoro nell’ambito della comunicazione efficace.


Altro elemento di vitale importanza riguarda la risoluzione dei problemi.

Ci sono 3 modi disfunzionali che di solito le persone adottano:

  • Scappare, sperando che la situazione cambi da sola
  • Chiedere ad altri di risolverla per loro
  • Provarci da soli e mollare al primo intoppo

Ora, concorderai con me che questo atteggiamento è totalmente controproducente.

Non solo non ti aiuta a crescere, ma pian piano ti allontana da ogni grande obiettivo, avvicinandoti invece a una vita mediocre.

Siccome per mia figlia Ginevra voglio il meglio – e non la mediocrità – l’ho educata fin da piccola a sviluppare la giusta forma mentis.

Di fronte a criticità di qualsiasi natura, le ho insegnato a:

  1. Accettare il problema come dato di fatto (ormai c’è, non puoi fare altro che affrontarlo)
  2. Avere un atteggiamento positivo e proattivo (piangersi addosso non serve a nulla)
  3. Individuare ogni possibile soluzione
  4. Insistere finché non hai trovato un modo per sistemare le cose

A questa lista aggiungo anche un po’ di sana causatività.

Cioè la spingo a chiedersi: “Il problema è stato causato da qualche mia (non) azione o atteggiamento poco idoneo?”


Se fin da piccoli i nostri figli imparassero a reagire in questo modo di fronte alle difficoltà, superare gli ostacoli della vita sarebbe solo un piccolo esercizio di ginnastica.

Un bambino che è bravo a comunicare avrà tanti amici.

Un bambino cresciuto che è bravo a comunicare avrà tanti amici e tanti potenziali collaboratori con cui lanciare grandi progetti.

Se a ciò aggiungiamo anche la giusta predisposizione mentale di fronte ai problemi, abbiamo già dato ai nostri figli strumenti utilissimi che il 99% dei loro coetanei non hanno.

Ovviamente, mancano ancora altri elementi essenziali. 

Ma te ne parlerò in un prossimo articolo.

Non perdertelo!


Un abbraccio,
Andrea