Qual è l’errore più grande che puoi fare quando hai un progetto o un sogno da realizzare?

Non ha a che fare con lo sviluppo di una strategia (anche se è fondamentale).

Non riguarda la creazione di un budget finanziario, e nemmeno la definizione degli obiettivi a lungo termine.

L’errore più grande che puoi fare quando avvii un progetto è non coinvolgere nessuno.

Potrai anche essere molto bravo o molto brava, ma tu, come me, sei limitato in termini di tempo, risorse, energia e capacità.

Questo cosa significa?

Significa che da solo puoi generare 1, al massimo 1,5 (se sei davvero bravo!).

Quando invece coinvolgi le persone giuste, invece, l’unione dei vostri sforzi vi permette di generare 10, 100, 1000!

In altre parole, grazie a una squadra ben costruita puoi raggiungere delle mete che da solo non vedresti nemmeno col binocolo.

Ovviamente, a patto che tu abbia le persone giuste; altrimenti ti dai la zappa sui piedi da solo!

Quali caratteristiche devono avere queste persone? Devono:

  • Condividere il tuo sogno;
  • Condividere i tuoi valori e ciò in cui tu credi;
  • Avere un valido motivo impegnarsi e dare sempre il massimo;
  • Avere le giuste attitudini;
  • Avere le competenze necessarie (queste variano a seconda delle responsabilità che gli daresti).

Per quanto riguarda l’analisi delle attitudini comportamentali, noi di OSM ci affidiamo da quasi 30 anni al Questionario I-profile. Ti assicuro che è una figata. Dacci un’occhiata!

Bene, torniamo a noi.

Dove trovi le persone che comporranno la tua squadra vincente?

La risposta più semplice sarebbe “nella mia azienda”. Fra i tuoi collaboratori, infatti, è probabile che ci sia qualcuno che ti aiuterebbe a realizzare i tuoi progetti.

Per scoprilo devi osservare con molta attenzione le tue persone. Poi poniti queste domande per ciascuna di loro:

  • Fra qualche anno di cosa si occuperà?
  • Continuerà a fare ciò che fa ora oppure no?
  • Sarà cambiato?
  • Avrà migliorato le sue competenze?
  • Sarà cresciuto?

Ma soprattutto: chi di loro fra 5 anni potrà occuparsi di una cosa che faccio io oggi?

Se la risposta che ti sei è dato è nessuno, abbiamo un problema serio.

O sei tu ad essere troppo negativo, oppure hai sbagliato le selezioni. In questo caso ti suggerisco di leggere questo articolo su Le 7 regole per attirare grandi talenti.

È troppo importante creare un team a cui delegare parte delle tue funzioni.

Come abbiamo già detto prima, da solo generi 1, o al massimo 1,5.

Ma con le persone giuste diventi semplicemente inarrestabile.

Proseguiamo.

Dopo averle individuate, non basta affidargli dei compiti e girare la testa dall’altra parte.

Ci sono infatti delle cose di loro che devi conoscere (ne elenco solo una parte).

  1. Cosa gli piacerebbe fare in futuro?
  2. Quali sono le sue leve motivazionali?
  3. In cosa vuole vincere nella vita?
  4. Hai elaborato un piano di crescita sul piano personale e tecnico? Gli piace? Lo carica?

Senza queste informazioni, anche se hai trovato la persona giusta, non sapresti come motivarla efficacemente.

E no, il solo fatto che tu gli dica di fare una cosa in un certo modo non basta.

I tuoi collaboratori devono accendersi all’idea di lavorare con te.

Devono volerlo, desiderarlo, sognarlo!

Per questo dico sempre che un bravo “delegatore” è un bravo venditore di sogni.

Per coinvolgere a lungo termine le tue persone, devi sapere come motivarle.

Non esiste una scorciatoia.

Dopo aver capito A CHI delegare, è necessario comprendere COME delegare.

In questo senso, seguire la giusta procedura fa tremendamente la differenza.

Che cosa significa?

Innanzitutto, serve creare un organigramma ben definito: i tuoi collaboratori devono sapere chiaramente che ruolo ricoprono in azienda, le responsabilità che ne derivano e, soprattutto, qual è il risultato finale del loro lavoro.

Questo significa perciò stabilire con loro degli obiettivi chiari e precisi e le relative scadenze.

Altrimenti non si va da nessuna parte.

A questo punto è fondamentale monitorare il lavoro delle tue persone. “Misurare, misurare, misurare”, come direbbe il mio socio Paolo Ruggeri.

Report periodici contenenti:

  • Le azioni intraprese;
  • I risultati ottenuti;
  • I punti da migliorare;
  • Le correzioni da effettuare;
  • Ecc…

Sono essenziali per capire in quale direzione si sta andando.

Col tempo, poi, ti accorgerai di poter delegare compiti sempre più importanti.

E un passo dopo l’altro, in modo naturale, potrai scegliere di dedicare il tuo tempo ad altre attività.

Bello, vero?

Questo dovrebbe essere l’obiettivo di ogni imprenditore e manager: costruire un vivaio di persone a cui poter delegare.

Perché ricorda: nessuno ha risorse, energie e tempo infiniti. Nessuno.

Per essere libero hai bisogno di coinvolgere le persone giuste nei tuoi progetti. Io ti ho dato gli strumenti per farlo, ora tocca a te metterli in pratica.

Non aspettare di essere vecchio e stanco per cercare qualcuno che ti aiuti a raggiungere le tue mete.

Ma se ti limiti a “sbolognare” e a dare ordini sei solo un capo, non un leader

Mentre un capo fatica a farsi ascoltare dai suoi collaboratori, un buon leader è in grado di delegare con successo.

Perché?

Perché sa scegliere bene le sue persone e segue le giuste procedure, così non dovrà tornare indietro ogni volta a occuparsi di compiti non eseguiti o eseguiti male.

Questo è la chiave della delega efficace.

Un abbraccio,
Andrea

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